Mettere dei fiori nel proprio balcone influenza il buon umore e fa bene alla nostra casa. Porta dentro la vitalità di un paesaggio naturale che nutre a dismisura le persone che ci vivono. Un balcone pieno di fiori e di verde è sempre un bel vedere e ci costringe a prenderci cura di uno spazio che rimarrebbe relegato ad uso stendi panni, angolo rifiuti differenziati oppure porta scope e caldaia.
Oltre al verde si possono creare piccoli paesaggi all’interno dei vasi, inserendo sassi particolari e dando vita ad un giardino in miniatura. Una piccola fontanella, anche alimentata da un poco di corrente, completa la composizione del piccolo giardino da balcone stile orientale. E’ importante anche attenersi al tipo di energia caratteristico della direzione cardinale in cui rimane esposto il balcone per capire quali sono le piante più idonee. Indispensabile è non sovraccaricare di troppe piante o troppi oggetti curando molto l’ordine e la pulizia.
Nell’antica Cina ed anche in Giappone veniva data molta importanza al giardino intorno a casa tanto da essere divenuta un’ arte spesso applicata agli spazi verdi dei giardini imperiali. La bellezza delle fioriture e dei piccoli corsi d’acqua alimentavano positivamente gli interni delle stanze, portando salute e garantendo alle energie presenti di essere attivate. Le case erano un tutt’uno con quei meravigliosi paesaggi tanto da considerare l’esterno con l’interno parti integrate fra loro.
Nei nuclei urbani delle città moderne difficilmente abbiamo grandi spazi fuori casa, ma possiamo improvvisarci piccoli giardinieri, avventurandoci con divertimento nell’arte dell’arredo da terrazzo. Inserite delle piante che stiano bene all’esterno tutto l’anno ed i fiori, in base alla stagione, verranno aggiunti di volta in volta, così dopo altre idee sbocceranno insieme ai vostri fiori, trasformando uno spazio asettico in uno spazio relax dove come in un giardino zen potete realizzare l’armonia interiore di cui avete maggiore bisogno, mentre vitalità e bellezza entreranno a nutrire la vostra casa.
Enrica Battaglia