La dispensa è un mobile contenitore dalle molteplici funzioni, la sua presenza dona un tocco di antico che riporta ai vecchi e comodi modi di dispensare le scorte alimentari e gli utensili per la cucina.
La dispensa è solitamente sviluppata in verticale e ci ricorda tanto la cucina delle nostre nonne che a partire dalla fine ‘800 ai primi ‘900 riponevano i propri ciottoli in mobili che avevano due sportellini inferiori con due cassetti sopra e due antine superiori a vetro con un vano a giorno.
Queste vetrinette rappresentavano il pezzo più bello nel canto del fuoco, tenuto con cura e considerato spesso una parte della dote portata dalla sposa nella casa del marito. Fino al secolo scorso infatti, nelle campagne dove la vita contadina era ancora molto attiva, le case erano costituite da un’ampia stanza che faceva da entrata, cucina, convivio e un salottino fatto di panche e sedie a dondolo che si viveva dopo il tramonto a chiacchiera facendo qualche lavoretto davanti a un camino. In questo antico “open space” l’unico mobile era proprio la vetrinetta che abbiamo prima descritto, in legno di ciliegio oppure di abete, qualche volta in castagno ed oggi rimodernata con patinate colorazioni di bianco, che consumato riporta a vista il calore del legno.
Gli usi e i costumi di ogni epoca hanno conservato il loro valore pratico rispettando le necessità che sorgevano nella vita che si sviluppava attorno ad un determinato contesto e che oggi non sono cambiate tanto.
Oggi la dispensa è ancora il mobile più comodo in cucina, il più intelligente da un punto di vista sia dello spazio, che dell’organizzazione per preparare la tavola e il cibo che mangeremo. Apriamo le nostre antine ed abbiamo pentole piatti e padelle, apriamo l’altra antina e troviamo la farina, la pasta o le conserve con i sottolio, in un cassetto la tovaglia e nell’altro le posate… che grande invenzione la nostra antica dispensa di un tempo lontano, ma che ancora non è passato.