Proprio così, sarà per il colore e la vita che trasmettono, le piante fanno compagnia, nutrono gli ambienti e trasformano l’energia in cui si trovano.
Già infatti, basta pensare al meraviglioso processo della fotosintesi clorofilliana, il regno vegetale ha il grande dono di rendere vivibile il nostro pianeta .
Avere piante nella nostra casa alimenta l’energia del legno che in Oriente corrisponde ad una delle cinque energie veicolate dalle stagioni, dai punti cardinali e dall’influenza degli astri. Queste cinque qualità energetiche permeano tutta la manifestazione e grazie al loro equilibrio negli ambienti che abitiamo rendono la nostra casa sana e vivibile.
La zona giorno è quella in cui si prediligono le piante, creano arredamento in angoli poco accoglienti, oppure smorzano gli spigoli delle linee più dure.
Ma anche la sola presenza delle piante fa compagnia. Se ci ricordiamo di dare loro ogni giorno la giusta dose di acqua, ci ricompensano con fioriture primaverili o con nuove foglie. In entrambi i casi fanno risuonare in noi la vita in continua crescita ed evoluzione, tant’è che spesso cediamo al sentimento durante il loro accudimento acquisendo la dote detta del “pollice verde”.
Nella cucina aiutano a pasteggiare con maggiore rilassatezza, infatti sono sempre presenti tra gli arredi dei ristoranti proprio per acquietare il momento del pasto.
Nelle zone più buie della casa sopravvivono soltanto poche specie, ma se ogni giorno aprendo porte e finestre arriva loro un poco di luce è sufficiente per farne crescere diverse tipologie.
Nel bagno sono quasi sempre indispensabili le piante, infatti il vapore sviluppato dall’uso dell’acqua calda mentre facciamo una doccia rigenerante, va a nutrire le nostre amiche verdi che agevolano l’assorbimento dei vapori riducendo l’umidità dentro la stanza.
Infine, nelle camere da letto, le piante sono ben posizionate quando non sono troppo vicine al luogo di riposo, questo perché durante la notte rilasciano anidride carbonica nell’aria intorno a loro. Basta sistemarle alla debita distanza perché non interferiscano con la nostra respirazione.
Enrica Battaglia